Les Passantes (G. Brassens – A. Pol)
Le passanti
Dedicherò questa poesia
Alle donne incontrate per via,
Per qualche istante, di sfuggita.
A quelle che si conoscono appena,
Che incontri una sola volta nella vita
E che il destino ti porta via.
A quella che uno vede affacciare
Alla finestra e un momento indugiare
E che poi svanisce lesta,
La cui figura delicata
È così snella e così aggraziata,
Che il ricordo sempre in te resta.
Alla compagna di un viaggio
I cui occhi, splendido paesaggio,
Fanno sembrare breve il percorso;
Che, pensi, sei il solo a capire
E che poi ti lasci sfuggire,
Senza averne sfiorato la mano.
A quelle che sono già legate,
Ma che non sono più innamorate
Di un uomo che troppo ha deluso.
Vi hanno, inutile follia,
Fatto vedere la malinconia
Di un avvenire disperato.
…
Ma, se si è falliti in amore,
Si pensa con un po’ di languore
Alla felicità intravista,
Ai baci che non si è osato dare,
Alle donne che non si è potuto amare,
Agli occhi che non si rivedranno mai.
Allora le sere di stanchezza,
Non sapendo come vincer l’amarezza
Di tanti inutili rimpianti,
Si piangono le labbra assenti
Di tutte le belle passanti,
Che non si rivedranno mai.
Giuseppe Setaro ©2003